per definire il sapore,
dimenticare l’amore.
Sono un parolacadutista
che si lancia nei silenzi:
cielitudini disarmanti
carezze impigliate di nebbia.
La vita diventa l’arte di non dire
quando mi chiedono di noi.
Allontano il banale
disperato sciolto chiasso
che mi naviga il sangue:
ricordare non basta
a sapere come stai.
Vedo ovunque
cose amate
lasciarti esistere.